01 Giu Autostima e Perdita del Lavoro
Sara e Mara sono due giovani donne . Sono due ragazze in gamba, simpatiche e di bella presenza, in apparenza molto simili. Sono colleghe ed amiche da alcuni anni.
Entrambe lavorano in un prestigioso negozio di moda nel centro di Milano. Prima delle vacanze di Natale l’azienda annuncia che entro l’anno il punto vendita sarà chiuso.
Di fronte alla lettera di licenziamento rimangono scioccate ed incredule. Entrambe sono in preda all’angoscia ed alla rabbia per come sono state trattate e guardano con preoccupazione al futuro. Superato l’impatto iniziale, il loro atteggiamento si differenzia e di conseguenza anche il loro comportamento …
Sara ha un’autostima alta.
Ha una buona opinione di sé, è convinta delle sue scelte e si sente realizzata sul lavoro e nelle relazioni sociali. Ha cura della sua persona e le piace dedicare del tempo a se stessa.
Sara è preoccupata, tuttavia non prende il licenziamento come una sconfitta personale. Sa di non saper fare tutto, ma sa anche di avere capacità che può utilizzare in un altro posto di lavoro, e quello che non conosce lo può imparare. Sara ha fiducia in se stessa.
Reagisce quindi alla situazione in modo equilibrato e obiettivo, non perdendosi d’animo. Si rimbocca le maniche e inizia a cercare un altro lavoro, senza che la sua vita sia sconvolta da questo evento. Accetta gli inviti e intensifica le sue relazioni sociali pensando che potrebbero aiutarla nella ricerca di un impiego. Si iscrive in palestra ed approfitta del tempo libero per perfezionare l’inglese.
Mara ha un’autostima bassa.
E’ profondamente insicura nelle relazioni sociali perché è convinta di essere una persona poco interessante, ha talento per la poesia ma non ne tiene conto.
Sa di avere qualità ma a queste non dà valore, concentrata soprattutto su ciò che pensa non riuscirle bene.
Con queste premesse non può che vivere il licenziamento come un ennesimo fallimento. Questa percezione aumenta la sua insicurezza, un sentimento per lei molto doloroso, che le provoca ansia crescente e che limita il suo raggio d’azione.
Mara, pur desiderandolo, rifiuta l’invito di alcuni amici a una settimana bianca perché si vergogna di dover raccontare di aver perso il lavoro. Si chiude in casa a rimuginare e così rinuncia alla possibilità che qualcuno di loro le segnali delle opportunità lavorative.. Visita siti per cercare offerte di impiego senza poi inviare i curricula perché pensa che tanto assumeranno qualcun altro. Vorrebbe approfittare del tempo libero per iscriversi ad una scuola di scrittura creativa ma poi non lo fa pensando di non valere abbastanza.
Questo esempio ci mostra come l’insicurezza data dalla bassa autostima, può spingere a fare cose contro il proprio desiderio: Mara avrebbe voluto andare con gli amici, ma non è andata avrebbe voluto mettersi sotto con la ricerca del lavoro ma non l’ha fatto con il necessario impegno.
In altri casi l’insicurezza e la bassa stima di sè stessi portano a fare cose che non vorremmo fare, solo per piacere agli altri ed essere accettati.
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E’ possibile inoltre consultare la pagina dei contatti del sito per avere ulteriori informazioni e delucidazioni sulla modalità di contatto della dott.ssa Loredana Tromboni.