09 Mag Un caso clinico di rabbia
UN CASO CLINICO DI RABBIA
Caso clinico di rabbia: Gigi ha quarantanni. Arriva spinto dalla moglie che non ne può più delle sue crisi d’ira che stanno provocando la fuga di tutti gli amici e teme ripercussioni negative sui figli.
Gigi inizialmente si difende minimizzando.
Odio tutte le ingiustizie! – dice – Ho perso il posto di lavoro per difendere un collega che poi non mi ha nemmeno ringraziato…
Tralascia di raccontare che ha letteralmente scagliato una sedia contro il suo capo.
Caso clinico di rabbia: oltre le spiegazioni razionali
Solo in un secondo tempo riusciamo ad andare al di là delle spiegazioni razionali. Scandagliando la sua infanzia troviamo episodi simili dall’età di quattro anni (aggressività e comportamenti precoci di dominio su compagni e maestre).
Elaborando uno di questi emerge l’episodio primario che ha scatenato quelli successivi e di cui fino a quel momento Gigi non aveva ricordo. L’immagine della mamma che piange disperata raccontando le reiterate angherie e le vessazioni subite da parte del suo datore di lavoro. Il padre accasciato che ascolta dolente e passivo.
Sente che solo lui può e deve difendere la mamma ma non ne ha le capacità (ha solo tre anni…). Si trova sommerso da un profondo senso di ingiustizia, rabbia e vergogna per la sua impotenza. Nessun adulto si accorge che lui è lì che ascolta ed incamera tutta l’angoscia della mamma e quindi le sue emozioni rabbiose non possono trovare rassicurazione e contenimento, ma soprattutto non possono essere trasformate in parole. E’ la nascita di un caso clinico di rabbia.
Caso clinico di rabbia: la svolta in terapia
L’elaborazione di questo episodio ha rappresentato la chiave di volta della psicoterapia. Il paziente ha riconosciuto nelle sue escalation rabbiose del presente il grido di ribellione di quel bambino di tre anni. Questo gli ha permesso accedere ad un’altra fase della psicoterapia. Alla fine del percorso Gigi – il nostro caso clinico di rabbia- ha riequilibrato il suo mondo emotivo attraverso la capacità di modulare le emozioni. Ha affinato la padronanza di sè, imparando ad esprimere la rabbia con modi ed intensità adeguati alle circostanze. Questo gli consente di vivere relazioni più serene in famiglia, sul lavoro e nella vita sociale.